Avv. Giovanna Pellegrini
  • Avv. Giovanna Pellegrini
  • 26 Jun 2019
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Cartelle esattoriali e tempi di Prescrizione

Cartelle esattoriali e tempi di Prescrizione

Nel panorama del Diritto Italiano, non vi è alcuna legge che chiaramente preveda dopo quanto tempo, dalla notifica, possano considerarsi prescritte, quindi non più dovute, le cartelle esattoriali dell’Agenzia Entrate Riscossione riferite a casi di omesso o incompleto versamento di IRPEF, IVA ed IRAP.

In passato, alcune sentenze avevano differenziato la prescrizione, cioè il tempo necessario per potersi considerare decaduta una cartella esattoriale, in base al tipo di imposta di cui si chiedeva il pagamento:

  • 10 anni, per le imposte pretese dallo Stato (IRPEF, IVA, IRAPA, bollo e registro);
  • 5 anni, per le imposte dovute a Comuni e Regioni;
  • 5 anni, per i contributi previdenziali (dovuti all’INPS), assistenziali (dovuti all’INAIL), le sanzioni amministrative e le multe stradali;
  • 3 anni, per le cartelle del bollo automobilistico.

Di recente però si è registrata un’importante svolta per i contribuenti: numerose sentenze di Tribunali, di primo e secondo grado, hanno sostenuto che la prescrizione delle imposte sui redditi, quindi IRPEF e IRES, ma anche IVA, sarebbe sempre di 5 anni.

Tra questi ultimi provvedimenti, si segnala quello della Commissione Tributaria Regionale del Lazio dello scorso 12 marzo (n. 1416/2019).

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