Avv. Claudio Bianchini
  • Avv. Claudio Bianchini
  • Studio Legale B&P , Consigli utili
  • 04 Apr 2019
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Reddito di Cittadinanza – Parte II

Reddito di Cittadinanza – Parte II

Possono chiedere il reddito di cittadinanza e la pensione di cittadinanza i cittadini maggiorenni che soddisfano le seguenti condizioni:

  • si trovano in stato di disoccupazione o risultano inoccupati (cioè hanno perso il posto o non hanno mai lavorato);
  • sono in possesso della cittadinanza italiana o di paesi facenti parte dell’Unione europea, o sono familiari di un titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, o cittadini di Paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo;
  • sono residenti in Italia da almeno 10 anni, di cui gli ultimi due, considerati al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata dell’erogazione del beneficio, in modo continuativo;
  • possiedono un Isee del nucleo familiare inferiore a 9.360 euro;
  • possiedono immobili, oltre alla prima casa, per un valore inferiore a 30mila euro, anche all’estero;
  • possiedono un patrimonio mobiliare familiare (conti, carte prepagate, titoli, libretti, partecipazioni…) non superiore a 6mila euro; la soglia è incrementata di 2mila euro per ogni componente del nucleo familiare successivo al primo, fino ad un massimo di 10 mila euro, incrementati di ulteriori mille euro per ogni figlio successivo al secondo; i massimali sono ulteriormente incrementati di 5mila euro per ogni componente con disabilità, come definita a fini Isee, presente nel nucleo;
  • nessun componente del nucleo deve possedere autoveicoli immatricolati da meno di 6 mesi, o con cilindrata superiore a 1.600 cc e motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc, immatricolati nei 2 anni precedenti, navi o imbarcazioni da diporto; sono esclusi i veicoli per disabili;
  • è presente una dichiarazione Isee in corso di validità per il nucleo familiare. Ricerca del Lavoro e attività civiche In base a quanto previsto dal decreto in materia, il beneficiario del reddito di cittadinanza si deve impegnare non solo a cercare assiduamente un lavoro ed a riqualificarsi, ma anche a svolgere gratuitamente attività per il proprio Comune di residenza.

Per quanto riguarda, poi, la partecipazione alle iniziative di politica attiva del lavoro previste per il beneficiario del reddito, per l’interessato è obbligatorio (a meno che non si tratti di una persona esonerata):

  • iscriversi presso i centri per l’impiego e offrire subito la disponibilità al lavoro;
  • iniziare un percorso per essere accompagnato nella ricerca del lavoro, dimostrando la reale volontà di trovare un impiego;
  • offrire la propria disponibilità per progetti comunali utili alla collettività, sino a un massimo di 8 ore alla settimana;
  • frequentare percorsi per la qualifica o la riqualificazione professionale;
  • cercare attivamente lavoro ogni giorno;
  • comunicare tempestivamente qualsiasi variazione del reddito;
  • accettare uno dei primi tre lavori congrui che verranno offerti, o il primo lavoro, in fase di rinnovo della percezione del sussidio; in base a un recente emendamento al decreto, un’offerta di lavoro non può essere considerata congrua se la retribuzione non risulta almeno pari a 858 euro mensili.

Che cosa succede al reddito di cittadinanza se rifiuto un lavoro

L’interessato che percepisce il reddito di cittadinanza può rifiutare al massimo due proposte lavorative congrue nell’arco del periodo di fruizione del reddito.

Ha anche la possibilità di recedere dall’impiego per due volte nell’arco dello stesso periodo. In caso contrario, perde il sussidio.

Decadimento del Diritto al Reddito di Cittadinanza

È molto facile decadere dal diritto al reddito di cittadinanza: per chi utilizza documenti falsi, omette informazioni obbligatorie o non dichiara le variazioni di reddito è prevista addirittura la reclusione, assieme alla perdita del sussidio per 10 anni.

Se l’interessato decade dal sussidio, il reddito di cittadinanza può essere richiesto solo decorsi 18 mesi dalla data del provvedimento di decadenza.

Non può essere richiesto prima del termine da un altro componente della famiglia.

Nel caso facciano parte del nucleo familiare componenti minorenni o con disabilità, il termine per richiedere nuovamente il reddito di cittadinanza è ridotto a 6 mesi.

Leggi: Reddito di Cittadinanza – Parte I

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